I treni per Fano sono fondamentali per movimentare l'abbondante flusso di visitatori che, soprattutto d'estate, anima il terzo centro più importante delle Marche. I più frequenti treni per Fano, principalmente regionali e Intercity, sono quelli che percorrono la linea Bologna-Ancona: il capoluogo emiliano dista poco meno di 2 ore, mentre quello marchigiano si trova a circa 35 minuti di distanza. La stazione è situata in una posizione ideale per chi desidera dedicarsi a una visita della città. Le attrazioni infatti non mancano, da Piazza XX Settembre alla Corte Malatestiana. E per scoprirle non serve altro che una breve camminata.
Un viaggio in treno a Fano è un’ottima idea per scoprire una città dai numerosi tesori inaspettati. Scesi dal proprio treno, si può raggiungere il centro passeggiando per 10 minuti circa. La prima tappa suggerita è il Palazzo Malatestiano, dove ha sede l'omonimo Museo Archeologico e Pinacoteca: qui sono raccolti dipinti di autori delle Marche, oltre a opere di maestri come il Guercino e Giovanni Santi. Le sale archeologiche ripercorrono, invece la storia della città dal Paleolitico all'epoca romana. E poi? Il cuore della vita fanese è lì a due passi, in Piazza XX Settembre, sulla quale s’affaccia il gotico-romanico Teatro della Fortuna; appena oltre l'arco Borgia-Cybo, poi, sorge la corte Malatestiana, con l’omonimo palazzo che oggi è sede del Comune. Per raggiungere le principali attrazioni di epoca romana occorre proseguire per 10-15 minuti: gli appassionati di archeologia possono ammirare il possente Arco di Augusto, antica via d'accesso alla città, e l’ottimamente conservata cinta muraria, edificata dai romani e poi ampliata dai Malatesta.
E all'ora di pranzo? Via Arco d'Augusto e i dintorni di Piazza XX Settembre sono solo alcuni dei punti chiave in cui trovare ristoranti di ottima qualità per scoprire le pietanze della tradizione locale. L'offerta culinaria è molto ampia e ghiotta. Qui vanno forte la rustita fanese, a base di pesce fresco cotto alla brace, e il brodetto di pesce fresco, come anche la frittata al tartufo bianco e la particolarissima moretta, una specialità a metà strada fra una bevanda e un dessert, ottenuta miscelando caffè caldo, rum, brandy, zucchero e anice.