Libertà sì, ma con qualche accorgimento  

La Serenissima è una delle mete che meglio si presta per una gita romantica improvvisata. A questo proposito, giova ricordare che la stazione di Venezia Santa Lucia è situata lungo la parte occidentale del Canal grande, di fronte agli imbarchi per San Marco e le isole, all’intersezione dei due itinerari principali della città. Considerato l’afflusso massiccio di turisti in ogni momento dell’anno, vi suggeriamo di prendere un treno che vi porti a destinazione entro le nove, o comunque non oltre le dieci del mattino. Se il giorno della vostra gita cade in mezzo alla settimana, allora avrete fatto bingo: non c’è, infatti, accorgimento migliore per scampare alle orde rumorose di escursionisti della domenica. Venezia è concepita per essere percorsa a piedi e in barca; indipendentemente dalle vostre inclinazioni sportive, la soluzione migliore è indossare scarpe comode. Iniziamo dunque la navigazione direttamente dagli imbarchi dei vaporetti posti di fronte alla stazione, scegliendo una delle linee ‘Girocittà’ che circumnavigano la Serenissima: nulla di più romantico che addentrarsi nei sestieri, ossia i sei quartieri di Venezia, dopo un primo giro panoramico che vi permetterà di abbracciare con un colpo d’occhio la città e le sue isole nella cornice della laguna.  

Baci rubati in città

In meno di quaranta minuti di navigazione si raggiunge  San Pietro in Castello, punto di accesso del quartiere più appartato della Serenissima. Tra le bellezze nascoste figurano i Giardini, l’area verde più estesa di Venezia, e le chiese di Santa Maria Formosa e San Zaccaria. Quest’ultima è risalente al IX secolo e rappresenta un compendio di stili: dal Rinascimento, visibile nella facciata marmorea, al Medio Evo della cripta che conserva i corpi dei Dogi. Nei recessi più profondi della cripta si può vedere e sentire l’acqua scorrere. San Zaccaria sorge a pochi passi da Piazza San Marco; eppure, il tratto dominante del campo – cioè la piazza – antistante alla chiesa è la quiete. In meno di cinque minuti a piedi, attraverso Calle della Sagrestia, si raggiunge Palazzo Querini Stampalia, dimora storica della nobile famiglia Querini. Oltre ai dipinti e agli arredi interni, il palazzo ospita un hortus conclusus, un giardino di stampo medievale cinto da rampicanti, con echi arabi e giapponesi nel disegno dello spazio e rimandi alla tradizione veneziana nelle fontane e nei capitelli. Attraversate Piazza San Marco lasciandovi incantare dai bagliori bizantini della facciata per poi dirigervi all’approdo di San Zaccaria; prendete il primo vaporetto con direzione Giudecca, l’isola situata di fronte al sestiere di Dorsoduro. Un pranzo sul lungomare della Giudecca è l’occasione per ammirare, da un punto di osservazione privilegiato, l’ampia foce del Canal grande contornata dai palazzi e il profilo imponente della Chiesa della Salute. Dalla Giudecca potrete rientrare lentamente in stazione navigando il Canal grande in gondola o in vaporetto, oppure passeggiando lungo le calli dell’itinerario tra Rialto, Campo San Polo e San Giacomo del Lorio; il percorso riserva scorci romantici un po’ in ogni dove – non fatevi sfuggire l’occasione per un selfie col bacio.